Bosch e Zortrax: un connubio perfetto!

Molte aziende italiane non prendono in considerazione l’implementazione all’interno del processo produttivo delle tecnologie additive perchè nonostante siano già da tempo presenti sul mercato fanno parte di un mondo ancora sconosciuto in quanto a potenzialità. La stampa 3D permette, tra le tante cose, di velocizzare ed economizzare il processo di prototipazione e di realizzazione di parti di ricambio.

Come case history quello di Bosch, colosso nel mondo della tecnologia, che ha iniziato ad utilizzare la stampa 3D in un suo stabilimento in Francia a Mondeville.

Le estremità dei robot di Bosch impegati nella linea di produzione sono soggette ad usura e rottura frequenti. I costi di riparazione si aggirano intorno ai 450 Euro per kit. Grazie alle stampanti Zortrax è stato possibile riprodurre le estremità con un materiale più resistente ed economico abbattendo così i costi e i tempi di fermo delle macchine.

Grazie all’implementazione della tecnologia 3D Bosch ha potuto prolungare la vita dei componenti utilizzati per testare le funzionalità dei prodotti e ridurre i costi derivati dall’usura di questi ultimi risparmiando 80.000 Euro annui.

Ed eccovi un video tratto da Youtube sull’argomento:

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